Il vaccino anti-polio è un vaccino inoperoso (ottenuto cioè con virus uccisi) che si somministra per via intramuscolare. Può essere somministrato insieme ad altre vaccinazioni. Nei bambini di solito il primo vaccino somministrato e’quello esavalente ossia quello contenente 6 vaccini : Difterite-Tetano- Pertosse,Polio, Hib e Epatite B.
Ad oggi esistono due tipi di vaccini, entrambi utili nel prevenire la malattia: il vaccino OPV (vaccino antipolio vivo attenuato, di Sabin) e il vaccino IPV (vaccino antipolio inattivato o ucciso, di Salk). Negli anni passati in Italia sono stati somministrati entrambi i vaccini, ma nel 2002 con la scomparsa totale della poliomielite selvaggia si e’ passati ad un unico vaccino ossia quello IPV.
La somministrazione del vaccino nei bambini viene suddivisa in quattro fasi: la prima dose al 3 mese di vita,la seconda dose al 5 mese di vita, la 3 dose al 11 mese di vita e infine la 4 e ultima dose all’eta di 5-6 anni. La maggior parte dei soggetti oltre i 18 anni non necessita della vaccinazione antipolio in quanto vaccinati da bambini. In tutto cio’ pero’ alcuni adulti e bambini possono essere a rischio della malattia perche’, o viaggiano in parti del mondo in cui la polio e’ comune oppure per altri motivi professionali ossia di lavoro(laboratori,personale sanitario).
Ci sono anche casi di persone che non devono essere vaccinate, alcuni casi sono i bambini con allergie gravi nei confronti di qualche componente del vaccino ,invece chi e’ stato vaccinato e’ ha avuto una reazione allergica grave non deve essere rivaccinato. La rivaccinazione in questi casi viene rimandata a guarigione totale.
Un vaccino, come qualunque altro farmaco, può essere causa di problemi seri, come una grave reazione allergica. Il rischio che il vaccino antipolio possa causare problemi gravi nell’uomo e’ quasi pari a zero. Il vaccino è molto efficace e la protezione è praticamente assoluta. La maggior parte dei soggetti vaccinati non lamenta alcun dolore; in alcuni casi si può avere dolore in sede di iniezione.