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Colpiscono già all'età di 8-10 anni, e spesso rimangono nascosti per decenni. I disturbi dell'alimentazione, anoressia e bulimia in testa, riguardano circa 3 milioni di italiani. Ma molto si può fare per prevenirli, anticipare la diagnosi e migliorare gli interventi di cura. Come viene ricordato il 2 giugno in occasione della Giornata mondiale dei disturbi alimentari.

Secondo una recente indagine della Società Italiana di Pediatria (Sip), il 28% di un campione di 10 mila adolescenti esaminato si vede in sovrappeso, ma solo l'11,7% lo è effettivamente secondo le valutazioni del pediatra. Un'immagine distorta del proprio aspetto fisico, ma anche difficoltà relazionali ed aspettative estetiche sempre più alte contribuiscono a porre le basi di questo problema.
All'insegna dell'hashtag #WeDoActTogether e #WorldEatingDisordersDay l'associazione nazionale Consult@Noi sta diffondendo sui social le “verità sui disturbi alimentari”.
La prima recita: "Le persone che ne soffrono hanno un aspetto sano ma possono essere molto malate", La seconda invece suggerisce che "Le famiglie non sono da biasimare, spesso sono anzi di grande aiuto".

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