Interessante l'articolo proposto dall' Airc che porta anche ad una attenta riflessione sull'utilizzo dell'olio di palma, al contrario di quello che si possa pensare non si condanna il suo utilizzo ma addirittura lo si mette sullo stesso piano del burro.

L'articolo dal titolo: "Fa male alla salute, ma non più del burro" fa il punto della situazione mirando in modo particolare all'aspetto scientifico e quindi strutturale, nel senso chimico, di questo che ad oggi è presente in modo massivo su moltissimi prodotti di consumo alimentare.

Il punto è che vengono tenuti sottotono alcuni aspetti non così secondari; un primo riguarderebbe gli eventuali pesticidi utilizzati per la coltivazione di tali palme (impossibile controllare in altro continente i migliaia di ettari destinati a tale coltivazione); un secondo è quello dell'ecosistema che letteralmente viene alterato dato che si sostituiscono alle vegetazioni esistenti le migliaia di palme per la produzione di olio.

Non si vuole certo demonizzare tale prodotto ma neanche trattarlo alla stregua dell'olio extravergine d'oliva. L'articolo esordisce con questo prefazione: "Demonizzato sulla stampa, oggetto di petizioni e boicottaggi, l'olio di palma è diventato il "nemico alimentare" numero uno, accusato di essere dannoso per salute. Cosa c'è di vero in queste accuse? Rispondiamo con un occhio alla scienza."


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