Tale condizione di intolleranza viene denominata IGT che sta per Alterata tolleranza al glucosio IGT Impaired Glucose Tolerance che indica come il livello di glicemia nel sangue assume valori che si aggirano tra i 140 mg/dl ed 200 mg/dl nelle succesive due ore dopo avere ingerito una quantità di glucosio pari a 75 grammi.
I livelli indicati fanno riferimento ad un test ematico chiamato OGTT o curva da carico orale di glucosio anche se molti preferisco affidarsi al nuovo H2 Breath Test per la determinazione della contaminazione batterica intestinale che si basa sulla fermentazione dei carboidrati (zuccheri) ad opera dei batteri intestinali i quali a loro volta producono acqua, acidi grassi e gas, tra i quali anidride carbonica (CO2), idrogeno (H2) e metano; tali gas vengono analizzati per la verifica della corretta assimilazione del glucosio.
L'alimentazione in cui è presente l'intolleranza al glucosio mira ad essere una dieta in cui l'apporto di zuccheri semplici sia ridotto al minimo, tenendo sempre in considerazione l'aspetto lipemico associato.
I pasti dovrebbero essere suddivisi in diversi momenti della giornata sino ad arrivare ad un numero di cinque compresi gli spuntini.
Il tipo di alimentazione si orienta verso un regime ipocalorico in cui devono spiccare cibi integrali, legumi e verdura con la possibilità di inserire un unico piatto a pasto evitando di frazionarlo in primo, secondo, contorno ecc.
Evitare o limitare al minimo tutti que cibi ove sia presente una presenza di glucosio rilevante; frutta, zucchero, dolci in genere, cioccolato, latte, carni grasse, formaggi grassi, pesci grassi.
Prediligere condimenti a crudo vegetali