L'alimentazione come visto in diversi articoli precedentemente illustrati puo' essere di supporto affinchè determinate patologie non si manifistino nelle forme più acute.
Nel caso di patologie cardiopatiche, la dieta deve tenere conto di alcune considerazioni di carattere generale, ma che nel caso di questa patologia risultano molto importanti.
Si deve cercare di seguire una dieta sana ed equilibrata in cui si tenti di ridurre i grassi animali evitando carni rosse e grasse ed in particolari gli insaccati.
Per quanto concerne i latticini è bene utilizzare latte e yogurt scremati, limitare il numero delle uova (massimo 3-4 a settimana). Altro eccesso da combattere e quello degli zuccheri, ed il sale da tavola (cloruro di sodio).
Al contario si deve abbondare nelle porzioni difrutta e verdura, soprattutto di stagione; molto ricche di vitamine, sali minerali, e fibre.
E' motlo importante evitare cibi conservati, surgelati e pre-cucinati. I pazienti cardiopatici in Italia oggi sono circa 75000 - 100000, la dieta in queste persone si basa sul controllo e gestione del quadro lipemico che a sua volta puo' essere gestita anche attraverso il tipo di cottura dei cibi, tale metodo deve cercare di mantenere inalterate le proprietà organolettiche, le tecniche più consiglaite sono quelle alla griglia, al forno, ed al vapore.
Per quanto concerne le bevande, si concede il bicchiere di vino rosso ad pasti in cui sono presenti polifenoli e sostanze antiossidanti, ma senza eccedere, limitare al massimo l'assunzione di caffè e the.
Alimenti vietati:
Frattaglie, selvaggina, carni grasse, grassi animali, formaggi grassi, salse grasse e piccanti, pesci e carni conservate, inscatolati, in salamoia, affumicati, snack, dolci con creme, bibite dolci, liquori.