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Non ci sono soltanto adulti chiusi in questi giorni nelle loro abitazioni nel rispetto delle disposizioni del Governo e delle organizzazioni sanitarie per contenere il numero di contagi da coronavirus.

In molte case circolano bambini, anche in età prescolare, o addirittura infanti, neonati. Se per i grandi è senza dubbio più facile attenersi a quelle che sono le regole basilari dell’igiene e della protezione degli ambienti dalle possibili contaminazioni, in presenza di un lattante le cose si fanno decisamente più complicate.

Le mamme che allattano dovranno attaccare i bambini al seno, le famiglie che ruotano intorno al piccolo si chiederanno come muoversi, se tenerlo ancora in braccio, oppure toccarlo il meno possibile. Con guanti, senza guanti, magari indossando mascherine che però potrebbero spaventare il neonato costretto ad osservare a distanza ravvicinata, volti fino a ieri rassicuranti e oggi improvvisamente camufatti ed inquietanti.

Un piccolo di pochi mesi è costantemente a contatto diretto e strettissimo con chi lo accudisce. Cambio di pannolini, cullamenti in braccio, alimentazione. Coloro che gli ruotano intorno osserveranno sicuramente al dettaglio le regole delle mani sempre lavate e dei colpi di tosse protetti dall’interno del gomito. Ma quali altre norme è bene seguire per essere certi di avere fatto davvero il possibile per il bambino di casa?

Lo abbiamo chiesto a Matteo Bassetti, professore Ordinario di Malattie Infettive, Dipartimento di Scienze della Salute, Università degli Studi di Genova e direttore Clinica Malattie Infettive, Ospedale Policlinico San Martino - IRCCS , Genova

Sappiamo che le persone più a rischio, in caso di contagio, sono gli anziani. Purtroppo è di questi giorni la notizia che anche alcuni bambini hanno contratto il virus e sono stati ricoverati. Quali sono i pericoli per i più piccoli?

«Si è di circa 2 giorni fa la notizia che a Londra si è verificato un caso di trasmissione verticale e anche in altri paesi di sono verificati alcuni casi di contagio di neonati successivamente alla nascita. Ad essere a rischio sono soprattutto i neonati ed i bambini al di sotto dei 2 anni di età a causa della fisiologica immaturità del sistema immunitario.

Nell’epidemia di Covid-19 tuttavia si rileva un numero di infezioni tra bambini di gran lunga inferiore rispetto ad altri contesti epidemici. Anche in Cina, a Wuhan epicentro dell’epidemia, i casi di contagio sotto i 10 anni di età sono sorprendentemente rari. In Italia le infezioni tra 0-9 anni sono meno dell’1%. La sintomatologia rilevata è come da infezione respiratoria con sintomi influenzali quali rinite, tosse, febbre».

I bambini, anche se protetti in casa, sono inevitabilmente a contatto con gli adulti che escono per spesa o lavoro. Come proteggerli al rientro nelle abitazioni?

«Per proteggere i bambini al rientro nelle abitazioni è bene lavarsi le mani e utilizzare detergenti a base di cloro all’1% o alcol al 75% per disinfettare le superfici domestiche. Se gli adulti fossero sintomatici (febbre, tosse) è bene indossare la mascherina chirurgica al domicilio».

E’ possibile portare i piccoli a fare passeggiate o meglio tenerli protetti fra le mura di casa?

«In questo momento, come da ordinanza del DPCM è meglio evitare contatti con altre persone e quindi tenerli a casa è la strategia migliore anche dal punto di vista sociale».

I neonati sono inevitabilmente a strettissimo contatto con gli adulti di casa. Le madri che allattano e che al mattino sono state fuori al lavoro o hanno parlato con il vicino di casa che cosa devono fare?

«Lavarsi le mani al rientro al domicilio, usare detergenti a base di cloro all’1% o alcol al 75% per pulire le superfici e i pavimenti. Se gli adulti fossero sintomatici (febbre, tosse) è bene tenersi la mascherina chirurgica al domicilio».

Il neonato può essere tenuto in braccio? Meglio indossare la mascherina? Quando lo si culla per farlo addormentare il bimbo è a contatto con indumenti e respiro dell’adulto, come comportarsi?

«Sì certo, se non si ha alcuna sintomatologia si può tenere il neonato in braccio anche per farlo addormentare. Se si ha una sintomatologia respiratoria è bene indossare sempre la mascherina chirurgica al domicilio».

Nella pulizia delle parti intime del neonato è sufficiente avere le mani ben lavate come da indicazioni generali?

«Si, è sufficiente avere le mani ben pulite e rilavarsele dopo aver eseguito la pulizia delle parti intime».

Se un neonato è per qualche ragione in carrozzina per strada e apre la bocca per piangere, dobbiamo comunque proteggerlo in qualche modo?

«All’aria aperta non è necessario proteggere in alcun modo il neonato».

Quale incidenza di contagio può avere questo virus sui più piccoli rispetto ai “normali” virus influenzali?

«L’incidenza di contagio di questo virus (SARS-CoV-2) sui più piccoli rispetto ai virus influenzali sembra inferiore (<1%)».

Ci sono alimenti o prodotti che possono rappresentare una sorta di protezione del piccolo in questo periodo?

«Non ci sono degli alimenti specifici che possono rappresentare una sorta di protezione per il neonato in questo periodo. Un’alimentazione bilanciata con un adeguato supporto vitaminico è la soluzione ideale».

Giocattoli e ciucci: occorre igienizzarli in modo particolare?

«No, basterà igienizzarli con i comuni disinfettanti».

Non ci sono soltanto adulti chiusi in questi giorni nelle loro abitazioni nel rispetto delle disposizioni del Governo e delle organizzazioni sanitarie per contenere il numero di contagi da coronavirus.

In molte case circolano bambini, anche in età prescolare, o addirittura infanti, neonati. Se per i grandi è senza dubbio più facile attenersi a quelle che sono le regole basilari dell’igiene e della protezione degli ambienti dalle possibili contaminazioni, in presenza di un lattante le cose si fanno decisamente più complicate.

Le mamme che allattano dovranno attaccare i bambini al seno, le famiglie che ruotano intorno al piccolo si chiederanno come muoversi, se tenerlo ancora in braccio, oppure toccarlo il meno possibile. Con guanti, senza guanti, magari indossando mascherine che però potrebbero spaventare il neonato costretto ad osservare a distanza ravvicinata, volti fino a ieri rassicuranti e oggi improvvisamente camufatti ed inquietanti.

Un piccolo di pochi mesi è costantemente a contatto diretto e strettissimo con chi lo accudisce. Cambio di pannolini, cullamenti in braccio, alimentazione. Coloro che gli ruotano intorno osserveranno sicuramente al dettaglio le regole delle mani sempre lavate e dei colpi di tosse protetti dall’interno del gomito. Ma quali altre norme è bene seguire per essere certi di avere fatto davvero il possibile per il bambino di casa?

Lo abbiamo chiesto a Matteo Bassetti, professore Ordinario di Malattie Infettive, Dipartimento di Scienze della Salute, Università degli Studi di Genova e direttore Clinica Malattie Infettive, Ospedale Policlinico San Martino - IRCCS , Genova

Sappiamo che le persone più a rischio, in caso di contagio, sono gli anziani. Purtroppo è di questi giorni la notizia che anche alcuni bambini hanno contratto il virus e sono stati ricoverati. Quali sono i pericoli per i più piccoli?

«Si è di circa 2 giorni fa la notizia che a Londra si è verificato un caso di trasmissione verticale e anche in altri paesi di sono verificati alcuni casi di contagio di neonati successivamente alla nascita. Ad essere a rischio sono soprattutto i neonati ed i bambini al di sotto dei 2 anni di età a causa della fisiologica immaturità del sistema immunitario.

Nell’epidemia di Covid-19 tuttavia si rileva un numero di infezioni tra bambini di gran lunga inferiore rispetto ad altri contesti epidemici. Anche in Cina, a Wuhan epicentro dell’epidemia, i casi di contagio sotto i 10 anni di età sono sorprendentemente rari. In Italia le infezioni tra 0-9 anni sono meno dell’1%. La sintomatologia rilevata è come da infezione respiratoria con sintomi influenzali quali rinite, tosse, febbre».

I bambini, anche se protetti in casa, sono inevitabilmente a contatto con gli adulti che escono per spesa o lavoro. Come proteggerli al rientro nelle abitazioni?

«Per proteggere i bambini al rientro nelle abitazioni è bene lavarsi le mani e utilizzare detergenti a base di cloro all’1% o alcol al 75% per disinfettare le superfici domestiche. Se gli adulti fossero sintomatici (febbre, tosse) è bene indossare la mascherina chirurgica al domicilio».

E’ possibile portare i piccoli a fare passeggiate o meglio tenerli protetti fra le mura di casa?

«In questo momento, come da ordinanza del DPCM è meglio evitare contatti con altre persone e quindi tenerli a casa è la strategia migliore anche dal punto di vista sociale».

I neonati sono inevitabilmente a strettissimo contatto con gli adulti di casa. Le madri che allattano e che al mattino sono state fuori al lavoro o hanno parlato con il vicino di casa che cosa devono fare?

«Lavarsi le mani al rientro al domicilio, usare detergenti a base di cloro all’1% o alcol al 75% per pulire le superfici e i pavimenti. Se gli adulti fossero sintomatici (febbre, tosse) è bene tenersi la mascherina chirurgica al domicilio».

Il neonato può essere tenuto in braccio? Meglio indossare la mascherina? Quando lo si culla per farlo addormentare il bimbo è a contatto con indumenti e respiro dell’adulto, come comportarsi?

«Sì certo, se non si ha alcuna sintomatologia si può tenere il neonato in braccio anche per farlo addormentare. Se si ha una sintomatologia respiratoria è bene indossare sempre la mascherina chirurgica al domicilio».

Nella pulizia delle parti intime del neonato è sufficiente avere le mani ben lavate come da indicazioni generali?

«Si, è sufficiente avere le mani ben pulite e rilavarsele dopo aver eseguito la pulizia delle parti intime».

Se un neonato è per qualche ragione in carrozzina per strada e apre la bocca per piangere, dobbiamo comunque proteggerlo in qualche modo?

«All’aria aperta non è necessario proteggere in alcun modo il neonato».

Quale incidenza di contagio può avere questo virus sui più piccoli rispetto ai “normali” virus influenzali?

«L’incidenza di contagio di questo virus (SARS-CoV-2) sui più piccoli rispetto ai virus influenzali sembra inferiore (<1%)».

Ci sono alimenti o prodotti che possono rappresentare una sorta di protezione del piccolo in questo periodo?

«Non ci sono degli alimenti specifici che possono rappresentare una sorta di protezione per il neonato in questo periodo. Un’alimentazione bilanciata con un adeguato supporto vitaminico è la soluzione ideale».

Giocattoli e ciucci: occorre igienizzarli in modo particolare?

«No, basterà igienizzarli con i comuni disinfettanti».