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anticalvizia-pillolaOrmai è passato quasi un anno dall'annuncio della prima pillola anti-calvizie, un farmaco approvato dall'organo regolatore statunitense FDA, in grado di far ricrescere i capelli a persone colpite da Alopecia Areata ( una diffusa malattia che colpisce sia uomini che donne, caratterizzata dalla perdita di capelli parziale o totale).
Ma i tempi per avere la certezza che questo tipo di pillola sia davvero efficace sembrerebbero ancora lunghi, ad asserirlo diversi esperti molti dei quali sin da subito avevano avuto qualche perplessità; come nel caso del Dott. Fabio Rinaldi dermatologo, presidente dell'International Hair Research Foundation e docente alla Sorbona di Parigi.
Così si era pronunciato pochi mesi dopo l'uscita della scoperta del farmaco:

"Presenta infatti rischi di effetti collaterali per il fegato e i reni, può provocare un abbassamento delle piastrine e dare problemi al midollo per la produzione dei globuli rossi e bianchi. Man mano che si conoscerà questo farmaco, si scopriranno i protocolli e i dosaggi giusti. Magari in futuro sarà l'arma terapeutica giusta, ma al momento la sperimentazione, condotta su 3 soli pazienti, non è assolutamente sufficiente per dichiarare il successo della pillola - obietta - Inoltre i loro capelli sono ricresciuti in 4-5 mesi di terapia, e in questo lasso di tempo potevano guarire anche da soli, quindi non vuol dire niente".

Ricordiamo come l'alopecia Areata quindi sia una patologia in cui si ha  la repentina caduta dei capelli o di altri peli del corpo,si manifesta tipicamente a chiazze o aree.

La pillola in questione è la Ruxolitinib; nello studio, condotto presso il Columbia University Medical Center e pubblicato sulla rivista Nature Medicine, ne veniva dimostrata  la sua utilità, attraverso una somministrazione dalla durata di 4-5 mesi i pazienti avevano visto ricrescere la loro chioma completamente.

Lo studio in questione ha dimostrato  un  segnale molecolare errato nel bulbo del capello che  richiama cellule immunitarie impazzite che attaccano i capelli alla radice, rendendo dormiente il follicolo pilifero causando le calvizie. In seguito  sono stati individuati  una serie di farmaci immunosoppressori che hanno arrestato questo attacco del sistema immunitario, consentendo ad i capelli e alla chioma di ricominciare a crescere.

In attesa di nuovi riscontri scientifici il consiglio è quello di affidarsi ad un professionista competente ed eseguire un corretto iter diagnostico e terapeutico.