Tra le varie tecniche di rilassamento e benessere psico-fisico di cui si può beneficiare in un corso preparto, l'agopuntura è una delle più innovative ed eccellenti, in quanto permette alla gestante di ottenere molti benefici, evitando di utilizzare i farmaci, oltretutto sconsigliati in gravidanza. Le nausee, le cefalee, i mal di schiena, molti malesseri del tutto normali in una donna in stato interessante, possono essere affrontati e risolti proprio grazie a questa tecnica, che combina rilassamento e stimolazione per un migliore scorrimento di energia vitale nel corpo.
Nata in Oriente, in particolare in Cina, l'agopuntura ha origini molto antiche ma è una tecnica molto attuale ancora oggi e molto praticata, specialmente negli ultimi anni, anche in Italia: essa si basa sulla teoria che, attraverso la stimolazione mirata di alcuni punti del corpo (chiamati canali energetici, in cui scorre l'energia vitale, ovvero "qi") è possibile ottenere risultati sorprendenti in fatto di rilassamento e benessere, sia dal punto di vista organico sia sotto il profilo psicologico. È infatti noto, secondo questa teoria, che i dodici meridiani o canali energetici in cui scorre l'energia vitale siano collegati agli organi principali del corpo, come i polmoni, il cuore, il cervello: attraverso la stimolazione di questi canali per mezzo di aghi sottili, si riesce a riequilibrare questa energia sbloccando i canali ostruiti, e migliorandone pertanto lo scorrimento naturale. In questo modo, si riporta a livelli normali l'equilibrio tra Ying e Yang, e si garantisce un maggiore benessere.
L'agopuntura è molto utile anche in gravidanza, e questo è uno dei motivi per cui questa attività è stata inserita tra le possibili tecniche di rilassamento per gestanti: utilizzando l'agopuntura, si possono ottenere molti benefici, alleviando il malessere, la nausea, la cefalea, migliorando la circolazione, contrastando la lombosciatalgia, disturbo molto comune tra le gestanti ma difficile da trattare, in quanto il trattamento normale richiederebbe l'uso di farmaci.
Questa tecnica non è utile solo alla mamma, ma può essere un valido aiuto anche nel caso in cui il bimbo si trovi ancora in posizione podalica nonostante la gestante sia prossima al parto: stimolando adeguatamente un punto del piede, si può riuscire ad aiutare il piccolo a guadagnare la posizione cefalica, che è quella corretta per far sì che la mamma partorisca in maniera naturale e senza problemi per il bambino. L'agopuntura, inoltre, può essere utile anche all'interno di un corso postparto, allo scopo di migliorare il rapporto tra mamma e neonato anche dal punto di vista della lattazione: per mezzo dell'agopuntura, infatti, si può intervenire anche in caso di scarsa produzione di latte materno.
È bene ricordare che l'agopuntura non è pericolosa, in quanto fa uso di aghi sterili e sottili, con stimolazioni eseguite da persone esperte e qualificate nel settore: nel corso della seduta, l'operatore inserisce gli aghi nei punti specifici, avendo ben cura dei tempi di stimolazione e delle modalità, monitorando le pulsazioni energetiche nel corpo, e riconoscendo il momento esatto in cui l'energia vitale ha raggiunto il suo normale equilibrio.
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