Questo per sottolineare come il rapporto tra madre e nuovo nascituro non cominci subito dopo il parto, ma già dalla gravidanza. Quanto citato sopra è solo un piccolo, grande esempio di come questo rapporto madre-figlio sia costituito a sua volta da molti legami non solo fisici ma anche biochimici. Il linguaggio biochimico che si attua è molto complesso ed affascinante.
Grazie a studi scientifici si è evidenziato come ad ogni sensazione o reazione della madre vengano rilasciati nel sangue ormoni specifici che attraverso la placenta raggiungono direttamente il feto; ossitocina durante un orgasmo, adrenalina per reazioni di paura, endorfina nel caso la madre sia tranquilla. Ma oltre agli scambi biochimici esistono quelli fisici ed è per questo che gli esperti consigliano di comunicare con il proprio bimbo sin dall'inizio della gravidanza, magari accarezzandosi dolcemente il ventre. Altro consiglio utile è quello di far ascoltare della musica, meglio se classica e meglio se sempre uguale, trasmetterà al futuro nascituro in concomitanza con un determinato ambiente, un senso di sicurezza e tranquillità.
Come si è visto in gravidanza il rapporto madre figlio non si instaura dopo il parto ma già dai primi giorni in cui si può parlare di interscambio chimco-fisico.