Alcuni dati del centro di epidemiologia e sorveglianza dell'Istituto Superiore di Sanità dimostrano che, tra il 2005 e il 2012 ci sono stati casi confermati di rosolia in gravidanza e di sindrome di rosolia congenita, questi ultimi incrementatisi tra il 2008 e il 2012, con una rilevanza di infezioni congenite comprese tra 100.000 nuovi nati.
La Rosolia e' una malattia virale causata dal virus dell'herpes zoster ;essa e' solitamente lieve, ma puo' diventare pericolosa se contratta in gravidanza.
Se contratta in tale contesto puo' condurre il feto a morte intrauterina, oppure può provocare gravi difetti congeniti nel nascituro, quali il ritardo mentale, difetti dell'udito, difetti oculari e cardiaci.
Stando ai dati dell'Iss notiamo che l'eta' media delle donne che in Italia hanno contratto la rosolia in gravidanza tra il 2005 e il 2012 , e' di 27 anni e che il 20% di esse sono straniere. Solo poche donne invece hanno effettuato lo screening degli anticorpi prima della gravidanza.
Stando agli obiettivi stabiliti dall'Organizzazione Mondiale della Sanita',entro il 2015 la rosolia congenita dovrebbe essere eliminata mediante l'utilizzo di migliori coperture vaccinali (vaccino trivalente nei bambini morbillo-parotite-rosolia) e mediante l'adozione di strategie mirate al riconoscimento e alla protezione di donne in eta' fertile, tra le quali le immigrate, prima di una eventuale gravidanza, attraverso la chiamata attiva.
Altra incognita è legata allo stato immunitario verso la rosolia di tutte le donne ricoverate per parto o interruzione di gravidanza, vaccinando quelle suscettibili alla malattia al post partum e favorendo la prevenzione, mediante l'aiuto dei medici di famiglia,pediatri,ostetrici e ginecologi .