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chiodi-garofano-sesso-afrodisiaciEugenia caryophyllata è da questo albero che può arrivare anche a 15-20 metri di altezza che vengono raccolti i boccioli fiorali che successivamente vengono fatti essiccare per formare la spezia da tutti conosciuta con il nome di chiodi di garofano.

Il singolo chiodo di garofano è formato da un lungo calice detto gamosepalo, formato da quattro sepali e da quattro petali ancora chiusi che formano la parte tonda centrale.

La caratteristica principale di questa spezia è la sua aromaticità così pungente che scaturisce un risveglio dei sensi immediato. Anticamente questa spezia era molto considerata in Cina non altrettanto in Occidente dove fu introdotta dagli Arabi, intorno al quarto secolo, ma fu nel medioevo che raggiunse la sua massima esaltazione.

È stata da sempre considerata una pianta eccitante capace di risvegliare tutti i sensi, tanto da essere consigliata come spezia aggiuntiva a bevande per dare tono e vigore. Nel cinquecento la medicina la riteneva una spezia pregiata e con notevoli doti afrodisiache capace di incrementare notevolmente la propria libido, tanto da essere vietata a tutti gli appartenenti ad ordini religiosi.

Alcune ricerche hanno dimostrato come nell'ottocento la medicina ritenesse questa spezia molto efficace per trattare l'impotenza. La sua particolare efficacia al risveglio della passione era attribuita allo sprigionamento del suo aroma pungente ed inebriante. Oggi la scienza ci dice che non esistono particolari proprietà organolettiche capaci di agire sulla libido, tuttavia è ancora considerata una spezia capace di risvegliare passioni nascoste.