Patologia nota anche come blenorragia, infezione venerea caratterizzata da un alto tasso di contagiosità dovuta a Neisseria gonorrhoeae.
La patologia colpisce principalmente le mucose del tratto genitourinario, sia del retto che della cervice, in alcuni casi può diffondersi per via linfatica o ematica .
In alcuni casi alcune condizioni particolari possono favorire la comparsa dell'infezione, come anomalie anatomiche dell'apparato urogenitale, insufficiente igiene, congestione pelvica.
Il contagio avviene principalmente per via sessuale, molto raramente attraverso oggetti o biancheria infetta, data la scarsa sopravvivenza del gonococco nel ambiente esterno.
Il periodo di incubazione è variabile da due a sette giorni ma a seconda del sesso cambia il quadro clinico, in quanto cambia l'anatomia dell'ultimo tratto dell'apparato urogenitale.
Negli uomini si manifesta con minzione dolorosa,dolore, bruciore,ed arrossamento del meato uretrale,dal quale fuoriesce dapprima sieromucosa in seguito purulenta. Altre problematiche che possono associarsi sono cistiti, prostatiti, epididimiti, restringimenti uretrali.
Nella donna i sintomi sono meno appariscenti, ma causano ugualmente uretriti, cerviciti, bartoliniti.
Nella fase più acuta, compare una secrezione purulenta molto abbondante con dolori vaginouretrali, molte sono le complicanze come endometriti, cerviciti, salpingiti, parametriti.
In entrambi i sessi si possono manifestare complicanze tardive extravaginali, come artrite, sepsi, lesioni cutanee, congiuntive.
Il trattamento è di tipo farmacologico, con antibiotici, se non trattata porta la patologia a cronicizzate, data la scarsa tendenza alla guarigione spontanea.
La patologia può ripresentarsi in quanto non si ha un immunizzazione dopo averla contratta.