Allattare al seno, come raccomanda l’Organizzazione Mondiale della Sanità in maniera esclusiva per i primi sei mesi di vita di un figlio, fa bene: al bambino, ma pure alla mamma che, oltre a ridurre il rischio di sviluppare un tumore al seno vede calare anche le probabilità di sviluppare il diabete di tipo 2 almeno fino all’avvento della menopausa.
Questo è quanto ha dimostrato un gruppo di ricercatori del centro di ricerca Kaiser Permanente di Oakland, in California. Dallo studio, pubblicato sulla rivista «Jama Internal Medicine», è infatti emersa «una forte associazione tra la durata dell’allattamento e il ridotto rischio di sviluppare il diabete, anche dopo aver considerato gli altri potenziali fattori di rischio».
Rischio di diabete dimezzato per chi allatta (almeno) per sei mesi
A parlare è la prima firma della ricerca, l’epidemiologa Erica Gunderson, che al Kaiser Permanente si occupa di studiare l’impatto a lungo termine della gravidanza e dell’allattamento sulla salute delle donne. L’esito dell’ultimo studio da lei coordinato dà sostanza a un’evidenza già emersa, ma in maniera mai così definita. Nelle donne che allattano al seno per sei mesi, la riduzione del rischio media è risultata pari al 25 per cento.
Quota quasi raddoppiata (47 per cento) tra coloro che invece hanno preferito andare oltre, allattando i propri figli anche nel corso dello svezzamento. A queste conclusioni i ricercatori sono giunti dopo aver osservato per oltre trent’anni 1200 donne tra i 18 e i 30 anni: nessuna delle quali diabetica al momento dell’inserimento nello studio e di conseguenza prima delle rispettive gravidanze.
Nel corso del lungo periodo di osservazione, tutte hanno avuto almeno un figlio. I controlli successivi - durante i quali sono stati monitorati anche la dieta e il tempo dedicato all’attività fisica - hanno svelato l’effetto protettivo dell’allattamento: sovrapponibile tanto tra le donne bianche quanto tra quelle nere, che a differenza delle prime convivono però un rischio più alto di sviluppare il diabete.
I benefici per la salute della donna
Le nuove scoperte si aggiungono a un crescente numero di prove che sostengono come l’allattamento al seno abbia effetti protettivi sia per le madri, sia per la prole.
D’altra parte, aggiunge Gunderson, «l’incidenza del diabete è diminuita in modo graduale di pari passo con l’aumento della durata dell’allattamento: indipendentemente dalle origini della donna, dall’aver avuto o meno il diabete gestazionale nel corso della gravidanza, dallo stile di vita adottato e dalla presenza di altri fattori di rischio metabolici».
Sono diversi i possibili meccanismi biologici alla base dell’effetto protettivo giocato dall’allattamento al seno: compresa l’influenza degli ormoni associati alla lattazione sulle cellule pancreatiche che controllano i livelli di insulina nel sangue e quindi influenzano la glicemia.
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