I maltrattamenti infantili hanno delle conseguenze sulla salute mentale dei bambini. Ma oltre a poter essere duraturi, e permanere così anche una volta raggiunta l’età adulta, gli effetti di eventi traumatici vissuti da piccoli investono anche la sfera professionale e materiale delle persone. E così, uno studio pubblicato sulla rivista Pediatrics, mostra che la probabilità di soffrire di malattie di lunga durata sale del 70% nei cinquantenni che sono stati trascurati e hanno subito degli abusi, così come aumenta la probabilità di non essere proprietari dell’abituazione in cui risiedono.
Per far luce sul legame tra vicissitudini negative nell’infanzia e condizioni (anche professionali) del soggetto adulto, i ricercatori dell’University College di Londra hanno utilizzato i dati di oltre 8mila cittadini britannici nati nella prima settimana di marzo del 1958 in Scozia, Inghilterra e Galles e 920 immigrati nati nella stessa data. I dati includevano abbandoni, abusi psicologici, fisici e sessuali vissuti o l’aver assistito a violenze in famiglia. Al compimento del cinquantesimo anno di età, i ricercatori hanno raccolto gli indicatori socioeconomici, come livello di educazione e di impiego, insicurezza economica, classe sociale di appartenenza e mobilità sociale intragenerazionale e intergenerazionale. L’età prescelta, 50 anni, è considerata particolarmente importante perché vicino al picco di massimo guadagno di un lavoratore nel Regno Unito e perché difficoltà economiche a quell’età possono essere indice di successive difficoltà e problematiche di salute.
Ne è emerso che coloro che da piccoli erano state vittime di abusi e maltrattamenti o erano stati trascurati avevano da adulti una probabilità maggiore del 70% di chiedere lunghi congedi per malattia e avevano una minor probabilità di essere proprietari dell’abitazione in cui vivono. E il rischio, spiegano gli autori dello studio, aumenta con l’accumularsi del tipo di maltrattamenti fisici e mentali.
Questi bambini con esperienze traumatiche alle spalle hanno spesso hanno minori capacità matematiche e di lettura rispetto ai loro coetanei e ciò ha delle evidenti ricadute sulla capacità di inserirsi nel mercato del lavoro. Queste diverse prestazioni scolastiche influenzano il futuro dei bambini, minando la loro possibilità di trovare un impiego, di mantenerlo nel tempo e di progredire verso attività anche più remunerative.
I bambini trascurati e maltrattati sono quindi molto penalizzati anche in età adulta: «I nostri risultati suggeriscono che i bambini maltrattati quando crescono si trovano ad affrontare situazioni di svantaggio socio-economico. Questo è importante perché tale svantaggio potrebbe a sua volta influenzare la loro salute e anche quella dei loro figli» ha affermato la dottoressa Snehal Pinto Pereira dell’UCL Great Ormond Street Institute of Child Health e prima autrice dello studio, aggiungendo che ad avere un ruolo capace di mitigare questa situazione sarebbero le capacità matematiche e di lettura. La dottoressa suggerisce quindi di agire anche per potenziare queste competenze nei bambini in difficoltà.
Alcuni diritti riservati.