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Non sostituirà la Tac né il tampone. Ma nel caso in cui l'emergenza dovesse tornare ai livelli di un mese fa, potrebbe diventare uno strumento in più per velocizzare la formulazione della diagnosi e avviare le prime cure.

In futuro, la polmonite Covid-19, causata dal virus Sars-CoV-2, potrebbe essere scoperta grazie all’abbinamento dell'intelligenza artificiale con la diagnostica per immagini. L'idea è tutta italiana e nasce da una collaborazione messa a punto da una spin-off della Scuola Universitaria Superiore IUSS di Pavia (DeepTrace Technologies) con altri ricercatori di diversi istituti (Università di Milano Bicocca e Statale, Cnr, Policlinico San Donato e ospedale San Gerardo di Monza). Gli studiosi hanno sperimentato un metodo per riconoscere la presenza della polmonite interstiziale causata dal Coronavirus sulla base di una radiografia digitale. L’approccio si è rivelato in grado di differenziare le immagini radiografiche dei polmoni di soggetti affetti da Coronavirus, rispetto ai polmoni di soggetti con una sintomatologia simile, ma non affetti da Covid-19.

Primo test su 600 pazienti

La sperimentazione - i primi risultati sono descritti in uno studio disponibile online e in fase di pubblicazione: è stata condotta su 600 pazienti lombardi e, nelle prossime settimane, si cercherà di validarla su una casistica più ampia, comprendente persone anche di altre regioni. Secondo i ricercatori, i vantaggi di questo metodo, rispetto agli altri attualmente disponibili, sono diversi: dalla rapidità di risposta al basso costo fino alla possibilità di essere effettuato al letto del paziente, eventualmente anche a domicilio. La radiografia del torace consente infatti un primo inquadramento dei pazienti con Coronavirus, da confermare comunque con il tampone. Diversamente, invece, l’indagine che combina radiografia e intelligenza artificiale può indirizzare la diagnosi differenziale verso altre possibili cause di polmonite.

Un'ipotesi anche per monitorare la salute dei pazienti

Scoprire pressoché in tempo reale se il paziente ha o non ha la polmonite da Coronavirus, senza ulteriori accertamenti diagnostici che richiedono più tempo e costi, è un passo in avanti per trattare in maniera più rapida i pazienti affetti da polmonite da Sars-CoV-2. Inoltre, l’esame radiografico condotto al letto del paziente, per esempio se ricoverati in degenza e in terapia intensiva, è considerato un valido strumento per il monitoraggio evolutivo della polmonite.

Twitter @fabioditodaro

Non sostituirà la Tac né il tampone. Ma nel caso in cui l'emergenza dovesse tornare ai livelli di un mese fa, potrebbe diventare uno strumento in più per velocizzare la formulazione della diagnosi e avviare le prime cure.

In futuro, la polmonite Covid-19, causata dal virus Sars-CoV-2, potrebbe essere scoperta grazie all’abbinamento dell'intelligenza artificiale con la diagnostica per immagini. L'idea è tutta italiana e nasce da una collaborazione messa a punto da una spin-off della Scuola Universitaria Superiore IUSS di Pavia (DeepTrace Technologies) con altri ricercatori di diversi istituti (Università di Milano Bicocca e Statale, Cnr, Policlinico San Donato e ospedale San Gerardo di Monza). Gli studiosi hanno sperimentato un metodo per riconoscere la presenza della polmonite interstiziale causata dal Coronavirus sulla base di una radiografia digitale. L’approccio si è rivelato in grado di differenziare le immagini radiografiche dei polmoni di soggetti affetti da Coronavirus, rispetto ai polmoni di soggetti con una sintomatologia simile, ma non affetti da Covid-19.

Primo test su 600 pazienti

La sperimentazione - i primi risultati sono descritti in uno studio disponibile online e in fase di pubblicazione: è stata condotta su 600 pazienti lombardi e, nelle prossime settimane, si cercherà di validarla su una casistica più ampia, comprendente persone anche di altre regioni. Secondo i ricercatori, i vantaggi di questo metodo, rispetto agli altri attualmente disponibili, sono diversi: dalla rapidità di risposta al basso costo fino alla possibilità di essere effettuato al letto del paziente, eventualmente anche a domicilio. La radiografia del torace consente infatti un primo inquadramento dei pazienti con Coronavirus, da confermare comunque con il tampone. Diversamente, invece, l’indagine che combina radiografia e intelligenza artificiale può indirizzare la diagnosi differenziale verso altre possibili cause di polmonite.

Un'ipotesi anche per monitorare la salute dei pazienti

Scoprire pressoché in tempo reale se il paziente ha o non ha la polmonite da Coronavirus, senza ulteriori accertamenti diagnostici che richiedono più tempo e costi, è un passo in avanti per trattare in maniera più rapida i pazienti affetti da polmonite da Sars-CoV-2. Inoltre, l’esame radiografico condotto al letto del paziente, per esempio se ricoverati in degenza e in terapia intensiva, è considerato un valido strumento per il monitoraggio evolutivo della polmonite.

Twitter @fabioditodaro