Una compagnia giapponese darà sei giorni di ferie in più ai dipendenti non fumatori. Piala, società di marketing di Tokyo, ha introdotto la norma dopo alcune lamentele ricevute dai suoi lavoratori senza il vizio delle bionde: «Per ogni sigaretta non fumata lavoriamo un quarto d'ora in più», hanno sostenuto di fronte al titolare Takao Asuka. E lui ha deciso di ascoltarli.

Così a chi non fuma quel tempo sarà ridato indietro. Il calcolo è stato fatto dall'ufficio personale della compagnia: sei giorni all'anno. Asuka, citato dal quotidiano britannico Telegraph, spera con la decisione di creare un incentivo per far smettere di fumare i suoi lavoratori.

La questione è molto sentita in Giappone, dove il governo ha deciso di intensificare la lotta al consumo di tabacco. Il governatore di Tokyo Yyuriko Koike ha proposto di vietare il fumo in tutti i luoghi pubblici entro le olimpiadi del 2020, che saranno ospitate dalla capitale giapponese. Un'ipotesi che ha trovato una forte opposizione da parte soprattutto del gigante Japan Tobacco, quarto produttore di sigarette al mondo, compartecipata dal governo. Secondo l'organizzazione mondiale della sanità il Giappone è uno dei paesi con le norme più aperte per i fumatori, categoria che rappresenta il 18 per cento della popolazione.

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