Tuttavia, in Italia resta un problema di scarsa conoscenza e di sottovalutazione del rischio dato che un sieropositivo su quattro non sa di esserlo. Inoltre ogni anno le nuove infezioni sono circa 4mila, ovvero 11 al giorno.
Tutti questi sono alcuni dei dati presentati nella sede dell'Istituto Superiore di Sanità durante il convegno "Hiv & Hcv: due storie parallele. Le sfide future".
"Sembra un paradosso - ha spiegato Stefano Vella, direttore del dipartimento del Farmaco dell'Iss e recentemente nominato al vertice delle linee guida Hiv dell'Oms - che questo avvenga proprio nei confronti di un virus che più di ogni altro è stato per trent'anni sotto i riflettori".
Nel nostro Paese si stima che siano tra 170 e 180mila le persone affette da Hiv e circa 40mila quelle con Aids. Però c'è un altro aspetto del problema a preoccupare: la confezione. Infatti, circa il 30% delle persone con Hiv ha contratto anche il virus dell'epatite C. Ma la percentuale sale fino al 90% se consideriamo popolazioni speciali, come gli emofilici, che hanno bisogno di frequenti trasfusioni, o i tossicodipendenti, che usano droghe iniettive.