«Muoversi con la famiglia è una gioia e al rientro ci si ritrova tutti cresciuti». Parola di Emanuela Iacchia, psicologa dell’età evolutiva e psicoterapeuta. Quando si parte per una vacanza o anche solo un lungo fine settimana, il rischio è di ritornare a casa stravolti, scontenti e più stressati di prima. Affinché tutto possa andare per il verso giusto, meglio tenere a mente alcuni suggerimenti. La prima, elementare, regola riguarda i bambini più piccoli, cui non andrebbero stravolti gli orari del sonno e dei pasti. Dagli otto anni in poi, invece, il bambino ha acquisito una consapevolezza tale da capire cos’è una trasgressione e da saperla gestire. Abbiamo chiesto a Emanuela Iacchia dieci regole salva-vacanze per chi viaggia con bambini.
1. Non stravolgere le regole di casa
Il buon comportamento va sempre insegnato e mantenuto anche in viaggio. Piccoli strappi possono essere concessi ma mai, ad esempio, consentire ai bambini di correre nei corridoi dell’hotel, anche se altri lo fanno. In questo caso, si può leggere tutti insieme le norme dell’hotel, parlarne insieme e spiegare che tutti hanno diritto al risposo e alla quiete.
Se la villeggiatura è a casa dei nonni e, ad esempio, la nonna dice che “tutti i bambini possono mangiare davanti alla tv”, si spieghi che “questa è la regola della nonna” ma al rientro a casa torneranno a valere le regola di sempre.
2. Tutti devono divertirsi
Non esagerare nel far divertire i più piccoli a tutti i costi o, viceversa, nel concentrarsi unicamente sulle esigenze degli adulti e degli adolescenti. La giornata deve soddisfare tutti quanti e si deve tenere in considerazione, in modo equilibrato, il benessere di mamma e papà e dei figli. Solo così, a sera, tutti saranno contenti.
3. I genitori siano coerenti
Bisogna cercare di evitare contrapposizioni sul da farsi. Se il papà insiste per fare una tappa e visitare una località interessante, mentre la mamma vuole proseguire e pernottare nella città successiva, i bambini proveranno un senso di disagio. Ne va del clima della vacanza.
4.Non improvvisare
Ciò è vero in particolare se si viaggia con altre famiglie. I bambini sanno adattarsi molto bene. Tuttavia, un itinerario preciso e l’aver concordato prima di partire destinazione, tappe, luoghi da visitare e dove fermarsi a mangiare e pernottare, aiuta molto e tranquillizza i bambini.
5. Non escludere alcune attività separate
I bambini sentono quando i genitori considerano un ambiente sicuro. Quindi, passeranno volentieri del tempo a giocare con altri bambini al baby club, se c’è un simile servizio nella località di villeggiatura, e ciò consentirà a mamma e papà di sciare qualche ora o di fare una camminata in montagna.
6. Il tempo della calma.
La vita è spesso molto frenetica; in vacanza tutto va preso con calma. Se ci si prende qualche giorno di pausa, meglio rallentare e prevedere del tempo libero da impegni per stare insieme a bere un tè, chiacchierare, farsi delle coccole.
7. Sì alla sorpresa, no all’imprevisto
Cercare di preparare il bambino a quello che vivrà: “chissà come sarà stare in montagna?”, “come sarà dormire in una camera nuova?”. Dormire in un nuovo ambiente, infatti, può essere difficoltoso per alcuni bambini, che faticheranno ad addormentarsi. Il genitore deve essere molto flessibile nell’adattarsi e comprendere le nuove necessità del figlio.
8. Non partire all’ultimo minuto
Partire in anticipo significa evitare eventuali tensioni che guastano il viaggio di inizio e fine vacanza. Lo stress e la pressione dovuta alla fretta (“fai veloce” “dai, sbrigati”) scatenano nei bambini più oppositivi capricci e resistenze.
9. Fare l’album
Stampare le foto, invece di archiviarle nel computer, e fare un album da sfogliare al rientro per ripercorre insieme alcuni momenti della vacanza. Ciò regala ai bambini opportunità di elaborazione e di crescita.
10. Portare qualche oggetto da casa
Consente di mantenere il legame con il noto mentre si compie un passo in avanti. Il viaggio infatti può essere un’occasione di crescita. A seconda dei casi, può diventare una prova di buona educazione, di civiltà, di rispetto dei bisogni degli altri, di condivisione. Insomma, un momento d’oro per la famiglia.