E' la prima regola igienica che viene insegnata ai bambini, è anche un preciso obbligo da rispettare per i medici ma il modo corretto per lavarsi le mani è noto a pochi, tanto da costringere l'Oms e i centri per il controllo della malattie americano ed europeo a realizzare campagne ad hoc proposte in occasione della Giornata mondiale dell'igiene delle mani.
Spesso si dedica al lavaggio delle mani pochi secondi nella convinzione che ciò sia sufficiente ad averle pulite. Ma non è così. Le mani sono, infatti, un ricettacolo di germi: circa il 20% è rappresentato da microrganismi non patogeni, che risiedono normalmente sulla cute senza creare danni. A questi, però, possono aggiungersi virus e batteri che circolano nell'aria o con cui veniamo in contatto in diverse occasioni. Una corretta igiene delle mani è fondamentale per gli operatori sanitari perché riduce la diffusione delle infezioni ospedaliere.
Queste le indicazioni dell'Organizzazione mondiale della sanità e dal Centro per il controllo delle malattie di Atlanta.
1) Utilizziamo sempre il sapone, preferendolo liquido e usiamo acqua corrente preferibilmente calda.
2) Applichiamo il sapone su entrambi i palmi delle mani e poi strofiniamo bene per almeno 40-60 secondi il dorso, tra le dita e nello spazio al di sotto delle unghie perché qui i germi si annidano più facilmente. Ai bambini piccoli possiamo insegnare a lavarsi le mani facendoli cantare per tutto il tempo una canzoncina/filastrocca che duri circa un minuto.
3) Risciacquiamole abbondantemente.
4) E' preferibile asciugare le mani con carta usa e getta o con un dispositivo ad aria calda oppure con un asciugamano pulito, strettamente personale.
5) Ricordiamoci di non toccare rubinetti o maniglie con le mani appena lavate: se dobbiamo farlo usiamo una salviettina di carta che poi getteremo nella spazzatura.
6) Per prevenire eventuali irritazioni dovute a detergenti troppo aggressivi o a lavaggi troppo prolungati, applichiamo eventualmente una crema o una lozione idratante.