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Le Terme di Saturnia in ToscanaROMA - Da una giornata di lavoro organizzata dall'Istituto Superiore di Sanità è emerso che le cure termali sono in grado di guarire alcune malattie meglio delle terapie tradizionali, facendo pure risparmiare il Servizio Sanitario Nazionale.

Tuttavia è stato rilevato come il settore in questo periodo stia attraversando una crisi importante.

"Le terme devono essere considerate una delle terapie di riabilitazione dopo una malattia acuta, perché ottengono ottimi risultati con costi minori rispetto a quelle tradizionali - ha dichiarato il Sottosegretario alla Salute Adelfio Cardinale - il tavolo di lavoro che abbiamo istituito al ministero sta calcolando i risparmi, e i primi dati sono molto interessanti".

Tra gli esempi presentati c'è l'infiammazione dei tendini del ginocchio, che con le terme guarisce completamente il 58,8% dei pazienti, mentre le cure farmacologiche non vanno oltre il 31,8%, o il caso dei polifratturati, la cui riabilitazione avviene in 20 giorni invece che 45. Il settore impiega 60 mila persone con un fatturato di 3 miliardi di euro, ma dal 2003 al 2011 ha perso oltre il 20% dei giorni di presenza.

"Le terme sono pronte, grazie anche agli investimenti fatti, ad accogliere la domanda di salute - ha spiegato Sirio Bussolotti, Vicepresidente di Federterme - ora però serve un aiuto dalle istituzioni per il riconoscimento del loro valore".

Il settore sconta anche un certo pregiudizio da parte degli stessi medici.

"Ma il trattamento terapeutico non può essere ridotto al solo rapporto con il farmaco - ha sottolineato il Presidente dell'Iss, che ha costituito un gruppo di lavoro con l'Università La Sapienza di Roma che dovrebbe portare all'elaborazione delle linee guida nazionali e all'istituzione di un Osservatorio sulla Medicina Termale - quello offerto dalle terme è un ottimo esempio di medicina della persona".