ROMA - Ha preso il via martedì scorso la mobilitazione di Medici Senza Frontiere (Msf) per chiedere a gran voce di fermare "gli attacchi contro i farmaci generici".

Il primo sit-in di protesta si è avuto a Roma davanti al Parlamento, ma nelle prossime settimane ci saranno manifestazioni anche in altre Capitali europee come Parigi, Londra e Stoccolma.

In pratica, si chiede di tornare a privilegiare prima la vita e, solo dopo, il profitto, come recita uno striscione esposto dai dimostranti. Infatti, i farmaci generici possono salvare milioni di persone sieropositive nei Paesi in via di sviluppo.

L'iniziativa è giunta alla vigilia della sentenza della Corte Suprema indiana, poi rinviata al 10 luglio, chiamata a esprimersi a favore o contro la casa farmaceutica Novartis.

Msf si è detta preoccupata che la causa possa avere "gravi conseguenze" sull'accesso a farmaci generici di qualità a basso costo per le persone nei Paesi in via di sviluppo.

"Se si mettono ulteriori ostacoli alla produzione dei farmaci generici, milioni di persone non avranno più accesso a questo tipo di farmaci", ha rilevato Konstantinos Moschochoritis, direttore generale Msf, in allarme anche per i negoziati sugli accordi di libero scambio tra Unione Europea e India perché, ha aggiunto, "anche le lobby di Big Pharma cercano di porre ulteriori ostacoli alla produzione di farmaci generici".