ROMA - Anche se negli ultimi decenni si sono raggiunti dei risultati positivi, nel mondo ci sono ancora 110 milioni di bambini che sono fortemente o abbastanza malnutriti, con altri 148 milioni che lo sono leggermente.
Ad affermarlo è stato uno studio sulla rivista Lancet, secondo cui è praticamente impossibile raggiungere l'obiettivo del millennio dell'Onu che ne voleva dimezzare il numero entro il 2015.
Nel 1985, anno di riferimento per gli obiettivi, la percentuale di bambini malnutriti nei paesi in via di sviluppo era del 30,1%, e in base ai dati elaborati dall'Organizzazione Mondiale della Sanità e dall'Imperial College di Londra la quota nel 2011 è ancora del 19,4%, circa un bimbo su cinque.
Dei 141 Stati impegnati nell'obiettivo solo 61 riusciranno a raggiungere i risultati prefissati, mentre la probabilità che anche gli altri ci riescano è inferiore al 5%. Qausi la metà dei bambini sottopeso del mondo vive nel sud dell'Asia, e la maggior parte di questi si trova in India.
In Costa d'Avorio e Niger la situazione è addirittura peggiorata, e oltre a questi Paesi anche Timor Est, Burundi, Yemen e Afghanistan hanno percentuali di bimbi malnutriti superiori al 50%.
Dall'altra parte alcuni Paesi come il Cile hanno virtualmente eradicato il problema, mentre Cina e Brasile sono quelli con i maggiori miglioramenti.
"La nostra analisi mostra che i paesi in via di sviluppo nel complesso hanno fatto dei grandi progressi contro la malnutrizione - ha spiegato Majid Ezzati, che ha coordinato lo studio - ma ci sono ancora troppi bambini che non ricevono cibo a sufficienza".