ROMA - Nel corso del 68esimo congresso della Società italiana di pediatria gli esperti hanno lanciato l'allarme sui cosiddetti energy drink. Queste bevande, oltre a portare a rischi di sovrappeso e obesità per l'alto contenuto di zuccheri, mettono pure in pericolo cuore e ossa dei ragazzi ancora in fase di crescita.

Gli energy drink, che si possono tranquillamente acquistare al supermercato come se fossero normali, in realtà non sono affatto normali in quanto contengono l'equivalente di diverse tazzine di caffè (da un minimo di una, ma si arriva anche a dieci), e mediamente già con due lattina "si supera la soglia di tolleranza".

Queste bibite, da non confondere con gli "sport drinks" che contengono solo carboidrati e sali minerali, contengono dosi di "caffeina e taurina, ma anche ad esempio guaranà e ginseng", come ha spiegato Gian Vincenzo Zuccotti, ordinario di pediatria all'Università di Milano, che possono causare eventi avversi anche gravi se assunte in dosi eccessive. Da problemi "cardiocircolatori", come tachicardia o ipertensione, fino a "disturbi del sonno, alterazioni dell'umore, depressione" laddove si registra una vera e propria dipendenza. Ma la caffeina può anche provocare problemi alle ossa dato che può interferire con l'assorbimento del calcio.

"Gli energy drinks - ha proseguito l'esperto - sono ancora un problema poco conosciuto ma negli Stati Uniti solo nel 2011 hanno generato un giro di affari di 9 miliardi di dollari".

E secondo studi internazionali, compreso uno italiano, è emerso che un ragazzo su due li ha almeno provate mentre i consumatori abituali sono circa il 30% dei ragazzi tra 12 e 18 anni.

L'altro grande pericolo è l'associazione con l'alcool (negli Stati Uniti già sono vendute bevande "energetiche" che contengono fino al 12% di alcool, una lattina è come 4 bicchieri di vino) che crea ulteriori problemi perché il contenuto dell'energy drink "maschera l'effetto depressivo dell'alcool portando a non accorgersi del grado di ebrezza e ad ulteriore assunzione, e abuso, di alcool".