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Un recente studio pubblicato sulla rivista Annals of Behavioral Medicine pone l’accento su quanto uno stile di vita irregolare aumenti il rischio di morte prematura soprattutto se tale condotta si adotta dopo un divorzio, anche se la relazione fra separazione e cattive condizioni di salute resta non del tutto chiarita e lascia spazio a diverse ipotesi.

Lo studio in questione, in ogni caso, è solo uno degli ultimi che evidenzia come una vita di coppia serena sia di aiuto alla salute, mentre al contrario essere single aumenti la probabilità di ammalarsi e morire.

La fine di un matrimonio, in effetti, determina spesso tutta una serie di situazioni psicologiche ed economiche che possono peggiorare lo stato di salute. Al contrario un’unione felice e la certezza di poter contare su un compagno in grado di spronare a fare meglio, attento a limitare i vizi e le condotte sbagliate possono contribuire a superare alcune condizioni patologiche e magari prevenirle.

Un partner supporta nella vita quotidiana e nell’emergenza

«Molte ricerche mostrano come il matrimonio faccia bene alla salute. Il motivo principale di questa influenza è l’azione stabilizzatrice di un rapporto di lunga durata - spiega Antonio Maturo, docente di Sociologia della salute presso l’Università di Bologna e la Brown University (USA) che aggiunge -. Avere una certa regolarità rispetto a sonno e dieta è di per sé una pratica salutare, così come lo è una sessualità regolare. La possibilità di dialogare con costanza con qualcuno, inoltre, è un fattore di protezione contro la depressione ed è noto quanto una persona triste o depressa sia incline a trascurarsi. Le evidenze scientifiche a disposizione mostrano pure che se uno dei partner adotta comportamenti virtuosi, per esempio smette di fumare, l’altro ne risulta facilmente contagiato. La cosa più importante, però, è il supporto pratico che un partner può fornire: sia nelle emergenze sia nella vita quotidiana».

La separazione accentua fumo e sedentarietà

Dopo un divorzio, rileva sempre lo studio di Annals of Behavioral Medicine, sia i maschi sia le femmine tendono a cedere soprattutto alla sedentarietà perché non si ha voglia di uscire o relazionarsi con la cerchia di amici e conoscenti che si frequentava in coppia e la chiusura iniziale, può poi diventare un’abitudine consolidata. Altro vizio cui si tende facilmente a cedere è il fumo.

«Paradossalmente anche chi decide di uscire di più e conoscere gente nuova per buttarsi alle spalle il passato e vive quindi vita sociale più intensa, magari anche rispetto al passato per cercare nuove occasioni, è maggiormente esposto a tentazioni come il bere e il fumare » suggerisce ancora il professor Maturo.

La vita a due giova soprattutto alla salute maschile

Sempre dalle evidenze a disposizione risulta che le persone sposate con diabete di tipo2, ipertensione e colesterolo alto possono contare su un tasso di sopravvivenza superiore rispetto ai single gravati dai medesimi problemi di salute. I coniugati, inoltre, hanno più probabilità di sopravvivere a un attacco di cuore. Il matrimonio, in ogni caso, sembra giovare più alla salute maschile che a quella femminile come a risentire di più di un divorzio in termini affettivi sono soprattutto le donne che evidenziano un livello di soddisfazione personale più basso e un forte abbattimento sentimentale .

«I maschi hanno più probabilità di lasciarsi andare a comportamenti nocivi per la loro salute se non hanno una compagna - precisa ancora il professor Maturo che conclude - Le separazioni sono una delle cause principali delle nuove povertà maschili, poiché capita spesso che gli uomini debbano pagare gli alimenti per il mantenimento dei figli e l’impoverimento è la principale causa di malattia e mortalità precoce. Il degrado economico, inoltre, è legato spesso all’adozione di stili di vita malsani, se non addirittura a una riduzione del benessere oggettivo. Per fare un esempio molto pratico chi è povero rinuncia alla frequenza regolare della palestra o a comprare frutta fresca tutti i giorni, con ripercussioni di salute non da poco. La salute, dopotutto, è una risultante di circoli viziosi o virtuosi, una separazione può facilmente innescarne uno negativo».

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