Il donatore e il ricevente, che sono fratelli, non hanno avuto complicazioni. Il prelievo, su un uomo di 46 anni, è durato dieci ore, e il paziente e è stato dimesso dopo appena nove giorni. Invece, il ricevente, 44enne affetto da cirrosi epatica, è tornato a casa dopo qualche settimana.
Solo le braccia del robot Da Vinci manovrate dagli esperti palermitani, come ha precisato il comunicato dell'istituto, hanno operato all'interno dell'addome del donatore, mentre in passato un chirurgo eseguiva insieme al dispositivo parte dell'intervento.
Per la resezione, realizzata in collaborazione con l'Ospedale Cisanello di Pisa guidata da Ugo Boggi sono bastati cinque fori ed un'incisione di nove centimetri.
"L'impiego di tecnologie emergenti quali quella robotica - ha spiegato Bruno Gridelli, direttore di Ismett - è molto importante poiché riducendo il trauma operatorio potrà favorire un incremento delle donazioni d'organo da vivente e, quindi, del numero di trapianti".