Accedi

Registrati



La sauna finlandese aiuta a proteggere il nostro cervello dalla demenza. Ad indagare per la prima volta gli effetti sulla memoria del celebre bagno di calore cui i finlandesi attribuiscono la propria tradizionale forza e longevità è stato un gruppo di ricercatori dell’University of Eastern Finland a Kuopio, guidati dal professor Jari Laukkanen dell’istituto di salute pubblica e nutrizione clinica.

La ricerca è stata condotta sui dati di 2314 uomini finlandesi adulti (dai 42 ai 60 anni) già reclutati tra il 1984 e il 1989 nel Finnish Kuopio Ischemic Heart Disease Risk Factor Study, uno studio di coorte sul rischio cardiovascolare. Il follow-up a circa vent’anni dalla prima raccolta dei dati sui soggetti ha mostrato che coloro che facevano la sauna dalle 4 alle 7 volte alla settimana avevano una probabilità di diagnosi di demenza del 66% inferiore rispetto a coloro che facevano la sauna solo una volta a settimana.

Sulla base delle loro abitudini, i soggetti sono stati divisi in tre gruppi: quelli che facevano la sauna una volta a settimana, quelli che ne facevano 2-3 e infine 4-7 a settimana. Tenuti in considerazione i vari fattori di rischio per l’Alzheimer, i ricercatori si sono accorti che maggiore era il numero di saune, minore la probabilità di una diagnosi di demenza: in coloro che erano nell’ultimo gruppo (4-7 saune a settimana) il rischio di qualsiasi forma di demenza era inferiore del 66% e il rischio di malattia di Alzheimer del 65% rispetto a chi faceva una sauna a settimana. Lo studio è stato finanziato dalla Finnish Foundation for Cardiovascular Research di Helsinki.

Il più immediato effetto fisiologico dell’esposizione ad alte temperature per un breve periodo di tempo è la risposta vasodilatatoria, con l’aumento del battito e della sudorazione, non causata da attività fisica e che rilassa i muscoli. Gli scienziati stanno verificando la veridicità dei presunti benefici di questa pratica tanto diffusa nel Nord Europa.

Un recente studio condotto dallo stesso professor Laukkanen aveva dimostrato che la sauna finlandese non solo non è pericolosa per il cuore, ma riduce gli eventi cardiovascolari e ha un effetto protettivo sul rischio cardiaco. La sauna protegge quindi il cuore e la memoria, probabilmente attraverso meccanismi simili, ma ancora non del tutto chiari: «è noto come la salute vascolare influisca sul nostro cervello – ha affermato il professore - Il senso di benessere e relax provati in sauna, inoltre, possono essere altri fattori in gioco». Altri studi saranno necessari per capire il perché della forte associazione emersa, spiega il cardiologo, tuttavia questi risultati suggeriscono che la sauna può essere un intervento raccomandato per prevenire o ritardare la comparsa di disturbi della memoria.

Licenza Creative Commons
Alcuni diritti riservati.

vai all'articolo originale >>