La nutrizione pediatrica si pone l'obiettivo di assicurare la migliore crescita attraverso un'alimentazione corretta, sin dalle prime epoche di vita.
Attraverso un percorso di rieducazione alimentare il nutrizionista è in grado di aiutare a gestire in modo autonomo, sereno e non ansiogeno l'alimentazione di tutti i giorni con l'obiettivo di assicurare il benessere fisico e psicologico della persona.
Gli scopi del piano dietoterapico possono essere sintetizzati nei seguenti punti:
raggiungimento di un nuovo equilibrio fra spesa energetica ed intake calorico (mediante il potenziamento dell'attività fisica e la modificazione persistente di stile di vita ed abitudini nutrizionali);
mantenimento della massa magra e quindi in particolare della massa muscolare che rappresenta il compartimento corporeo metabolicamente attivo, in grado di incidere positivamente sul metabolismo basale e, di conseguenza, sulla spesa energetica totale;
riduzione della massa grassa;
mantenimento di ritmi di accrescimento adeguati;
raggiungimento di un corretto rapporto tra peso e statura;
corretta nutrizione con ripartizione adeguata in nutrienti e scelta di alimenti capaci di indurre elevato senso di sazietà;
prevenzione delle complicanze dell'obesità.
L'obiettivo è la regolazione del peso corporeo e della massa grassa mediante un intervento adeguato dal punto di vista sia antropometrico che psicologico.
Per ottenere un corretto e duraturo rapporto tra peso e statura, il programma terapeutico deve riuscire a modificare in modo radicale le abitudini alimentari e di vita del bambino e della sua famiglia con una vera e propria azione educativa.
Il coinvolgimento e la collaborazione di tutta la famiglia, infatti, sono presupposti fondamentali per il successo della terapia impostata.
Il monitoraggio clinico nel tempo è indispensabile al fine di valutare l'adeguatezza dell'approccio terapeutico prescelto e per guidare eventuali modifiche.
È inoltre necessario tenere conto dei fabbisogni calorici e nutrizionali nelle diverse età, delle possibilità di una buona compliance da parte del bambino e della sua famiglia.
Per impostare una corretta alimentazione, è importante conoscere le abitudini di vita del bambino e fornire strategie per potenziare l'attività fisica.
Rispetto alle abitudini del bambino, le modificazioni più rilevanti che ci si prefigge sono:
evitare il consumo di alimenti al di fuori dei 4-5 pasti consigliati: il bambino deve imparare a mangiare ai pasti, seduto a tavola, con gli altri componenti della famiglia;
promozione e valorizzazione della prima colazione che troppo spesso è inadeguata;
spuntini e merenda a base di frutta, yogurt, pane o focaccia;
assunzione di un pasto completo sia a pranzo che a cena accompagnati sempre da verdura e frutta, in porzioni adeguate all'età del bambino.
Questo tipo di approccio, non comportando eccessive restrizioni, è caratterizzato da una buona accettazione da una riduzione graduale e duratura del sovrappeso, dall'educazione del bambino e dell'intero nucleo familiare ad una corretta alimentazione.