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bere-moratamente-alcol-alcoliciBere si, ma con moderazione
E' quanto affermato dai L.A.R.N. (Livelli di Assunzione Giornalieri Raccomandati di Nutrienti per la Popolazione Italiana)
Infatti, un'attenta analisi degli studi epidemiologici e dei dati biologici disponibili porta ad associare moderate assunzioni di alcolici, in particolare vino rosso, (inferiori a 40 g/die di etanolo) ad una ridotta mortalità per malattie cardiovascolari.

La relazione alcol – mortalità, si presenta come una curva a forma di J o di U, che riporta un rischio più elevato per i bevitori pesanti, più basso per i bevitori moderati ed intermedio per gli astemi. I possibili meccanismi per i potenziali benefici derivanti dal consumo di vino rosso includono, oltre all'azione antinfiammatoria dell'etanolo, anche l'abilità dei polifenoli presenti nel vino di ridurre lo stress ossidativo, migliorare la funzione dell'endotelio vascolare e proteggere contro episodi aterotrombotici, compresi ischemia miocardica ed inibizione dell'aggregazione piastrinica.

Uno dei primi effetti benefici del consumo di vino rosso sul metabolismo lipidico è quello riguardante la capacità dei composti in esso presenti di interferire con l'ossidazione delle LDL (colesterolo "cattivo"), la cui modificazione nelle pareti delle arterie gioca un ruolo chiave nella patogenesi dell'aterosclerosi. La scoperta, non intende, tuttavia, promuovere l' abuso di questa bevanda ed è sempre opportuno ricordare che, trattandosi di una bevanda alcolica, può provocare danni ingenti all'organismo se consumato in dosi eccessive.