In questo caso specifico parleremo del predeposito, tecnica che consente di depositare il proprio sangue prima dell'intervento chirurgico. La raccolta viene eseguita in diverse sedute che possono variare da due a quattro con un intervallo di circa tre giorni tra un deposito e l'altro, per quanto concerne la quantità varierà a seconda dell'intervento chirurgico, in genere ogni donazione non deve superare il 12 % della massa sanguigna corporea ed in genere non supera i 450 grammi.
Il deposito deve essere una procedura programmata dato che la quantità di tempo che occorre per depositare il sangue è di circa 20 giorni. Questa tecnica è indicata per quegli interventi chirurgici definiti elettivi ma ultimamente viene utilizzate anche per forme specifiche di anemie e sanguinamento del tratto gastrointestinale nonché in quei pazienti che posseggono un gruppo sanguigno raro . In alcuni casi clinici non è indicato il deposito, come ad esempio l'angina instabile, gravi forme di aritmie, forte ipertensione, infezioni, forte anemia o patologie che interessino valvole cardiache o sistema nervoso centrale.
Con questa tecnica si cerca di evitare ad i pazienti la trasfusione con sangue proveniente da altro individuo, infatti anche se in questi anni la probabilità di contrarre infezioni da sangue omologo è molto trascurabile, non potrà mai essere una tecnica totalmente sicura dato che il sangue è di origine biologica. Non deve essere sottovalutato l'aspetto economico di tale processo, ed è per questo che tale tecnica in futuro verrà presa sempre più in considerazione valutando molti parametri tra i quali età del paziente e stato clinico