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Un ragazzo su tre sarebbe a rischio d’asma. A dirlo, un lavoro condotto su oltre 4mila studenti del Triveneto, «Asthma Training & Teens», presentato in occasione del XXX congresso nazionale della Società Italiana di Allergologia, Asma e Immunologia Clinica (SIAAIC), svoltosi a Firenze dal 6 al 9 aprile.

L’allarmante, ma non inaspettata, fotografia dei disturbi respiratori dei giovanissimi conferma che essi sono sottodiagnosticati e quindi non trattati. Infatti, dall’indagine emerge che un ragazzo su tre manifesta sintomi quali tosse secca e insistente, senso di peso al torace, magari dopo aver fatto uno sforzo oppure qualche sibilo nel respiro e la sensazione di essere senza fiato dopo una breve corsa o anche a riposo, quando la dispnea non avrebbe ragione di esserci. Queste difficoltà respiratorie meritano di essere indagate e potrebbero essere causate dall’asma che, se trascurata può evolvere verso forme gravi.

I ragazzi delle scuole superiori coinvolti nel progetto, di età compresa tra 14 e 18 anni, hanno risposto a dei questionari relativi alla propria esperienza nei quali la parola asma non compariva. Ma alla domanda «hai l’asma?», anche chi aveva dichiarato di accusare alcuni sintomi respiratori rispondeva di non averla, hanno raccontato gli esperti della SIAAIC, che si sono detti preoccupati per i dati emersi, proiettabili a livello nazionale: «A rischio d’asma sarebbe dunque il 30% dei giovani, un dato ben diverso stime che indicano una frequenza attorno al 7% nella popolazione generale e al 12% fra gli adolescenti» spiega il professor Giorgio Walter Canonica, presidente SIAAIC, che puntualizza: «Quand’anche la prevalenza dell’asma fosse inferiore al dato che abbiamo osservato, comunque sarebbe almeno il doppio rispetto a quello indicato dalle stime attuali. Dopotutto, quello della sottodiagnosi e del sottotrattamento dell’asma è un problema noto e di cui si discute da tempo in tutta Europa».

Il progetto Asthma Training & Teens, ideato dalla dottoressa Mariaelisabetta Conte della Struttura Dipartimentale di Allergologia ed Immunologia Clinica dell’Ospedale di Pordenone, è anche una campagna educazionale di formazione. Comprende, infatti, dei corsi nelle scuole tenuti dagli allergologi della SIAAIC per insegnare cos’è l’asma e come può manifestarsi. «L’obiettivo è di aumentare la conoscenza del disturbo tra i giovani, che devono saperlo riconoscere e sapere che con l’asma si può convivere senza sentirsi diversi» rassicura il professor Walter Canonica. «Molto è cambiato da quando chi ne soffriva era esentato dall’eduzione fisica, oggi con l’asma si possono anche vincere le Olimpiadi». Dopo il Triveneto, la campagna partirà ora in Toscana, Lombardia, Abruzzo e Puglia, per coinvolgere in futuro anche altre regioni.

@nicla_panciera

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