Specificatamente devono essere tenuti sotto controllo; grassi saturi, colesterolo, purine, sali, zuccheri semplici.
Il tipo di impostazione è quello orientato ad una dieta in cui viene prediletta frutta e verdura, quindi vegetariana, senza dimenticare il giusto apporto di carboidrati complessi e fibre. I condmenti devono essere eseguiti con vegetali a crudo, assolutamente vietati cibi insaccati, in scatola, formaggi grassi, selvaggina, frattaglie, burro, salse piccanti e grasse, cioccolato, cacao.
Il consiglio di molti esperti è quello di frazionare i pasti, anche cinque al giorno ricordando che gli stessi devono essere compresi in una dieta ipocalorica, ipoproteica o almeno normoproteica. Gli ultimi studi eseguiti su questa sindrome rivelano come gli individui che non apportino cambiamenti drastici sul proprio stile di vita hanno un elevato tasso di mortalità legato a problemi cardiovascolari.
Ricordiamo ovviamente come tali orgamentazioni siano riportate a carattere generale e non specifico, per chi è affeto da tale sidrome l'alimentazione deve essere studiata a fondo con relativi esami strumentali il professionistà sanitario è l'unico punto di riferimento da seguire.
I fattori di criticità sono legati il più delle volte allo stile di vita che non fa altro che incrementare situazioni fisiche già esistenti come obesità, ipercolesterolemia,ipertrigliceridemia, ipertensione, consumo di alcool, fumo ecc. Altro fattore di criticità riscontrato negli ultimi studi è lo sviluppo di un insulino-resistenza che pare sia alla genesi di tale sindrome; questa condizione non fa altro che creare una situazione di iperinsulinemia, contribuendo in maniera netta all'esordio del diabete.