Il regime alimentare per pazienti affetti da questo tipo di patologia è orientato al raggiungimento di un peso ideale che coincida con un livello glicemico che rientri nella norma. Viene ricordato come specie nella fase iniziale questo tipo di patologia è trattato inizialmente con esercizio fisico e con un cambiamento nello stile di vita alimentare atto a diminuire il livello glicemico nel sangue, se tali provvedimenti non portano ad una diminuzione del livello glicemico il medico interverrà attraverso una terapia farmacologica mirata, con farmaci (metformina).
Il diabete di tipo 2 rappresenta circa il 90% dei casi di diabete con il restante 10% dovuto principalmente al diabete mellito tipo 1 e al diabete gestazionale. Per intraprendere un regime alimentare atto a regolare l'indice glicemico è fondamentale che si valuti non solo lo stato nutrizionale generale con la rilevazione di tutti i parametri ad esso connessi ma una valutazione generale sullo stato del nostro organismo con esami specifici sia ematici che strumentali.
In genere il regime alimentare che viene applicato a chi è affetto da diabete di tipo 2 è ipocalorico ma graduale; con un numero di pasti frazionati che oscilla fra quattro e cinque, in questi il numero di carboidrati deve essere ben frazzionato. E' bene avere sempre a disposizione uno spuntino in caso di un forte abbassamento della glicemia.
In pazienti normopeso il regime alimentare è di tipo normocalorico con aspetti alimentari ipoglucidici e normoproteici. Un pasto ideale per questo tipo di patologia è rappresentato da cibi con un basso indice glicemico in cui i condimenti siano a crudo e dove i legumi la facciano da protagonista.
Gli alimenti da evitare sono quelli con livelli glicemici molto alti, ricordiamo quindi come sia indispensabile evitare ; zucchero, dolci in genere, miele, marmellata, succhi di frutta, frutta sciroppata, super alcolici, carni e pesci grassi.