Attenzione alle lenti a contatto, sono un possibile veicolo per il coronavirus. A lanciare l'allarme è il presidente della Società oftalmologica italiana (Soi), Matteo Piovella, che raccomanda, dunque, in questo periodo di "utilizzarle il meno possibile", preferire comunque quelle "usa e getta" e, meglio ancora, "utilizzare gli occhiali". Il materiale delle lenti, infatti - spiega - "permette al virus di sopravvivere per 5 giorni e il contatto con gli occhi è una porta d’ingresso privilegiata per contrarre l’infezione".
Un articolo pubblicato sul “Journal of Hospital Infection”, a inizio febbraio, dedicato alla persistenza dei coronavirus su materiali sintetici - ricorda Piovella - dimostra che il tempo di sopravvivenza medio del coronavirus su gomma silicone è di 5 giorni. Silicone è il materiale con cui sono costruite molte lenti a contatto. Tutti conoscono quanto sia necessario lavarsi spesso le mani perché sono il veicolo più efficace per permettere al virus di diffondersi. Per questo viene ripetuto fino alla noia il concetto dell’utilità di non toccarsi gli occhi ne di strofinarli per mantenersi sani e perfettamente attivi. Ovvio che applicare lenti a contatto con le mani - sottolinea - comporta una inevitabile manipolazione che nel contesto attuale mette a rischio contagio. Se poi pensiamo che la lente permane a contatto con la cornea e la congiuntiva bulbare tutto diventa più semplice e più chiaro".
"Chi ha possibilità di correggere il proprio difetto visivo con un semplice paio di occhiali lo faccia da subito", avverte. "In questo modo ridurrà il rischio di contaminazione. Altra necessità - sostiene il presidente Soi - è utilizzare lenti a contatto giornaliere monouso ed evitare le lenti a contatto riutilizzabili per più giovani. Ormai - continua Piovella – le lenti multiuso appaiono obsolete e meno sicure. Con le 'usa e getta' si ha il vantaggio di avere una lente nuova tutti i giorni e che non deve essere sterilizzata durante la notte per poterla indossare il giorno dopo. Le sostanze utilizzate per la pulizia delle lenti sono aggressive per la congiuntiva bulbare e provocano spesso allergie o intolleranza nei confronti della lente a contatto".
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lorenzo pastugliaAttenzione alle lenti a contatto, sono un possibile veicolo per il coronavirus. A lanciare l'allarme è il presidente della Società oftalmologica italiana (Soi), Matteo Piovella, che raccomanda, dunque, in questo periodo di "utilizzarle il meno possibile", preferire comunque quelle "usa e getta" e, meglio ancora, "utilizzare gli occhiali". Il materiale delle lenti, infatti - spiega - "permette al virus di sopravvivere per 5 giorni e il contatto con gli occhi è una porta d’ingresso privilegiata per contrarre l’infezione".
Un articolo pubblicato sul “Journal of Hospital Infection”, a inizio febbraio, dedicato alla persistenza dei coronavirus su materiali sintetici - ricorda Piovella - dimostra che il tempo di sopravvivenza medio del coronavirus su gomma silicone è di 5 giorni. Silicone è il materiale con cui sono costruite molte lenti a contatto. Tutti conoscono quanto sia necessario lavarsi spesso le mani perché sono il veicolo più efficace per permettere al virus di diffondersi. Per questo viene ripetuto fino alla noia il concetto dell’utilità di non toccarsi gli occhi ne di strofinarli per mantenersi sani e perfettamente attivi. Ovvio che applicare lenti a contatto con le mani - sottolinea - comporta una inevitabile manipolazione che nel contesto attuale mette a rischio contagio. Se poi pensiamo che la lente permane a contatto con la cornea e la congiuntiva bulbare tutto diventa più semplice e più chiaro".
"Chi ha possibilità di correggere il proprio difetto visivo con un semplice paio di occhiali lo faccia da subito", avverte. "In questo modo ridurrà il rischio di contaminazione. Altra necessità - sostiene il presidente Soi - è utilizzare lenti a contatto giornaliere monouso ed evitare le lenti a contatto riutilizzabili per più giovani. Ormai - continua Piovella – le lenti multiuso appaiono obsolete e meno sicure. Con le 'usa e getta' si ha il vantaggio di avere una lente nuova tutti i giorni e che non deve essere sterilizzata durante la notte per poterla indossare il giorno dopo. Le sostanze utilizzate per la pulizia delle lenti sono aggressive per la congiuntiva bulbare e provocano spesso allergie o intolleranza nei confronti della lente a contatto".