I dati sono stati presentati nel corso del 16esimo congresso nazionale del Simri che si sta tenendo a Genova.
Questo tipo di infezioni rappresentano uno dei problemi di salute più frequenti rilevati nella pratica pediatrica e portano un impatto socio-economico e sanitario notevole.
"L'incidenza massima - ha spiegato Baraldi - sembra essere raggiunta nei primi due anni di vita (fino al 25%), con un picco per l'inserimento all'asilo nido o materna. Incidenza che diminuisce con l'aumentare dell'età del bambino. L'80% dei bambini guarisce verso i 5 anni di vita senza conseguenze o esiti patologici nel tempo".
"La terapia delle infezioni respiratorie ricorrenti - ha sottolineato Baraldi - si basa su una profilassi che elimini i fattori favorenti le infezioni. Negli ultimi anni, gli immunomodulanti, farmaci il cui impiego terapeutico serve a regolare le difese immunitarie, hanno ricevuto nuovo impulso con il riconoscimento dei meccanismi che sottendono l'immunità. Ma è necessario capire se e in che misura siano in grado di ridurre l'incidenza delle infezioni respiratorie. Ci auguriamo che il potenziamento della ricerca pre-clinica e clinica possa contribuire a dare nuove risposte e nuove evidenze sul loro utilizzo".