Non cessa la richiesta di sangue, come spesso notiamo, ad ogni evento tragico in cui vi sono feriti la richiesta è sempre la stessa, donare il sangue.
Ma come è possibile che non vi siano riserve adeguate per eventuali eventi inaspettati?
Proviamo a capirlo.

La richiesta non cessa mai, solo per fare qualche esempio, si può pensare all’aumento dell’età media della popolazione con le patologie connesse, l’incremento del numero di trapianti e di altri interventi chirurgici importanti, gli incidenti stradali e cosi' via.
La raccolta e richiesta quindi non cessa mai, ed è uno dei fondamenti del nostro sistema sanitario.

Per quanto concerne la sicurezza e quindi i controlli ricordiamo come vengano eseguiti:


Esame emocromocitometrico completo;
Sierodiagnosi per la Lue (per la sifilide);
HIV Ab 1-2 (per l’AIDS);
Hbs Ag (per l’epatite B );
HCV Ab (per l’epatite C);
HCV NAT;
Test sierologico per la ricerca combinata di anticorpo anti HIV 1-2 e antigene HIV
Anticorpi anti-Treponema Pallidum (TP) con metodo immunometrico
HBV NAT
HIV 1 NAT
Alla seconda donazione, se non già confermati, devono essere confermati fenotipo ABO ed Rh completo e l’antigene Kell.

Su ogni successiva donazione devono essere confermati il fenotipo ABO (solo test diretto) ed Rh (D) La ricerca di anticorpi irregolari anti-eritrocitari deve essere ripetuta in presenza di eventi che possono determinare una stimolazione immunologica del/della donatore/donatrice.

Ogni anno il donatore è sottoposto ai seguenti esami:
glicemia, creatininemia, alanin-amino-transferasi, colesterolemia totale e HDL, trigliceridemia, protidemia totale, ferritinemia. 7. L’esame emocromocitometrico e il dosaggio della ferritina sono sistematicamente tenuti in considerazione ai fini della prevenzione della riduzione patologica delle riserve marziali nel donatore e della personalizzazione della donazione

Il prelievo del sangue dura tra i 5 e i 10 minuti ed è del tutto innocuo, in quanto effettuato con materiale sterile e monouso. Per legge, il sangue prelevato oscilla tra i 450 ml. +/- 10%.
I donatori di sangue e di emocomponenti con rapporto di lavoro dipendente, ovvero interessati dalle tipologie contrattuali di cui al decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276, hanno diritto ad astenersi dal lavoro per l’intera giornata in cui effettuano la donazione, conservando la normale retribuzione per l’intera giornata lavorativa.
La frequenza massima delle donazioni di sangue intero è di quattro volte l’anno (con intervalli minimi di 90 giorni fra una donazione l’altra), ma per le donne in età fertile la frequenza scende a due.
Per altri tipi di donazione l’intervallo tra una donazione e la successiva è sensibilmente inferiore. (fonte Fidas)